LEGGERE
IL PASSATO, ASCOLTARE IL PRESENTE,
SOSTENERE E PROGETTARE IL FUTURO
Nella giornata del 29 ottobre 2017,
dalle ore 9:30 alle ore 12:30, si è svolta la giornata conclusiva della prima
annualità del progetto CPPC “Leggere il passato, ascoltare il presente,
sostenere e progettare il futuro”, in collaborazione con la Protezione Civile
presso l’istituto Alessandro Volta di Pavia.
Lo scopo di queste ore era quello di
invogliare i ragazzi ad apportare il loro contribuito in attività di pubblica
utilità che, previo adeguato addestramento, si svolgono soprattutto con l’aiuto
di volontari.
A questo evento non solo hanno
partecipato gli alunni dell’istituto Volta che hanno voluto partecipare, ma
erano presenti anche alcuni alunni dell’istituto Maserati di Voghera.
La giornata è incominciata in aula magna con
la presentazione di tutte le unità della Protezione Civile, le quali erano:
l’Associazione Nazionale Alpini, le unità equestri, le unità cinofile e
l’Associazione Nazionale Geometri Volontari per la Protezione Civile.
I ragazzi sono stati divisi in tre gruppi in
base alle classi e ogni gruppo era assegnato ad un’unità diversa e a rotazione
avrebbero assistito ad ogni attività.
I
patriottici alpini hanno iniziato la loro presentazione mostrando che la loro
giornata incomincia con l’alzabandiera e il canto dell’inno nazionale in onore
della patria e dei dispersi.
Conclusa la dimostrazione , hanno proseguito in aula magna, dove hanno
spiegato come è nata la Protezione Civile e in quanti e quali moduli sono
suddivisi e infine hanno raccontato la storia degli alpini, proiettando
fotografia scattate nei luoghi terremotati.
Le
unità equestri erano in attesa degli alunni in cortile, in sella al proprio
cavallo.
Inizialmente
hanno spiegato come vengono svolti gli interventi della loro unità, con
l’illustrazione delle carte che usano per orientarsi, disegnate
dall’Associazione Nazionale Geometri, per poi mostrare con esempi pratici
l’efficacia di un cavallo per ritrovare un disperso, il loro scopo è sempre
stato quello di dimostrare che un cavallo è un animale di ricerca esattamente
come il cane e ci sono riusciti. Conclusa
la loro simulazione hanno dato l’opportunità ai ragazzi di salire in sella ai
cavalli e di fare un piccolo giro per il cortile della scuola. Alla fine di questa
esperienza c’erano ad aspettare i nostri amici cani con l’unità cinofila nel
campo di atletica.
La
prima dimostrazione era semplice: tre cani di livello di addestramento
differente che dovevano rispondere agli ordini del padrone per poi essere
premiati con un biscotto. La seconda dimostrazione consisteva in un percorso a
ostacoli con l’ausilio del guinzaglio.
Uno ad uno, dal meno addestrato al più
preparato hanno superato la prova.
Un cane, il miglior addestrato in Italia, ha superato la prova senza
l’uso del guinzaglio.
Per
concludere la loro attività hanno simulato un’azione di soccorso tramite i
cani. Una ragazza tra gli studenti si è offerta volontaria per interpretare una
dispersa. Il suo compito era di lasciare che le prelevassero un indumento e
nascondersi dietro una struttura di legno che le è stata indicata. Il cane,
annusando l’indumento prelevato, è riuscito in pochissimo tempo a trovare la
ragazza nascosta.
Dopo
lo sforzo, i cani si sono meritati un po’ di coccole, i padroni hanno lasciato
che i ragazzi giocassero con i loro cani, ma per poco.
L’ultimo
step della giornata è stato il seguente: un professore dei geometri, con due
suoi alunni, ha mostrato i vari utilizzi professionali del drone e come si fa a
farlo volare.
La
giornata si è conclusa di nuovo tutti insieme per saluti e ringraziamenti.
Sentendo alcuni ragazzi, l’esperienza è risultata molto interessante e
positiva, soprattutto per l’importanza dell’attività svolta, il valore
dell’operato della Protezione Civile e sicuramente hanno intenerito e
affascinato gli animali presenti e le attività svolte insieme a loro.
Camilla Tortora 3AL
UNA GIORNATA CON LA PROTEZIONE CIVILE
Troppo spesso diamo per scontato l’importanza della
sicurezza e non ci rendiamo conto del gran numero di persone che
volontariamente ci aiutano a venire fuori da situazioni di pericolo. Pensiamo
sempre che non succederà a noi, che non sarà la nostra casa a venire distrutta
da un terremoto, non sarà la nostra città a venire allagata e non potranno mai
essere i nostri corpi e nemmeno quelli dei nostri familiari a trovarsi bloccati
sotto le macerie. Eppure può succedere, così come potrebbe non succedere mai.
Nella giornata del 29 ottobre 2017, la Protezione Civile di Pavia ha
organizzato un evento nell’Istituto Alessandro Volta per spiegare il lavoro di
questi volontari.
Alle 8.30 gli alunni di varie classi del liceo e
del corso CAT-geometri e del Maserati di Voghera si sono riuniti nell’Aula
Magna della scuola. Varie autorità, tra cui il sindaco e i dirigenti scolastici
delle due scuole in rete hanno tenuto un discorso introduttivo. Rappresentanti
delle unità della Protezione Civile si sono presentati e hanno spiegato in che
cosa consiste il loro lavoro.
Successivamente gli studenti sono stati divisi in tre
gruppi che si sono alternati nelle attività: un gruppo con gli alpini, il
secondo con l’unità equestre e il rimanente con l’unità cinofila.
Gli alpini hanno raccontato attraverso immagini le
loro esperienze nel ritrovamento di superstiti dopo un terremoto e poi hanno
spostato il gruppo all’esterno per assistere all’alzabandiera. Per i ragazzi è
stato insolito assistere ad una così aperta manifestazione di patriottismo.
Non si è più abituati ad amare la propria patria,
cantando con orgoglio il proprio inno; è una caratteristica che è andata
disperdendosi con il passare degli anni. Ritrovare questo orgoglio verso l’Italia
però aiuterebbe ad accrescere l’unione di uno Stato che sta andando troppo
dividendosi.
Le Giacche Verdi della Lombardia, ovvero l’unità
equestre, invece hanno spiegato il modo in cui i cavalli vengono utilizzati nel
ritrovamento delle persone. I cavalli infatti sono animali che tendono a
scappare piuttosto che attaccare quindi percepiscono ogni presenza umana come
un pericolo e questo aiuta i loro cavalieri a ritrovare i dispersi. Durante una
simulazione della ricerca di persone hanno dimostrato che quando un cavallo
sente una presenza umana comincia ad irrigidirsi e muovere un orecchio; a
questo punto il cavaliere lo porta in quella direzione.
Oltre a questa dimostrazione, l’unità equestre ha
messo a disposizione i cavalli per il “battesimo della sella” per chiunque
volesse. Molti studenti così sono saliti per la prima volta su un cavallo.
Lo stesso principio di ritrovamento è stato
presentato dall’unità cinofila di San Martino Siccomario.
Erano presenti cinque cani con i rispettivi padroni
che hanno spiegato le varie fasi di addestramento: alcuni cani erano alle prime
armi e avevano bisogno di un maggiore aiuto da parte del volontario, mentre i
più preparati seguivano il padrone e facevano quanto richiesto anche senza
collare.
Il più addestrato era un Golden Retriever di nome
Ollie che per la sua preparazione è stato premiato a livello anche nazionale.
E’ stata mostrata anche in questo caso una simulazione di ricerca dei dispersi:
i cani sono molto bravi nel seguire le tracce lasciate nell’aria dagli esseri
umani. Questi fedeli animali hanno dimostrato che possono essere addestrati
perfettamente e tornare molto utili in situazioni di pericolo.
Alla fine della giornata i volontari hanno
ringraziato gli alunni per la partecipazione e li hanno esortati a prendere
parte al loro operato perché a proteggere le persone si può cominciare anche
adesso.
Anna
Giorgi 3AL